Installations

A Cavriago,un paesino vicino a Reggio Emilia, dalle forti radici partigiane e comuniste, in una piazza appena fuori dal centro si trova un busto di Lenin. Il monumento è diventato un'icona: rappresenta il rifiuto di un popolo di rinnegare il proprio passato e il valore delle proprei memorie. In parte ispirata da quest'immagine isolata, l'installazione si è sviluppata attorno a un simbolo ormai dismesso e a un ideale abbandonato e va a toccare una storia sia personale che collettiva. La falce e il martello, parte di una lunga tradizione simbolica italiana, hanno rappresentato per tanti anni quell'ideale. Nell'installazione le custodie di violino diventano il coro; ambigue spettatrici della perdita, testimoniano lo spirito pur sempre vivo, nella storia e nella memoria, dell'ideale. Gli altri elementi, accompagnati da canti rivoluzionari, concorrono a creare il luogo dove la metafora dell'ideale viene costruita, dove la "Sinfonia dell'ideale perduto" continua ad essere rappresentata.

Dedicata a Francesco Fontana

Detail of the installation Symphony of the Lost Ideal

Newhouse Center for Contemporary Art, Snug Harbour Museum

New York, 1992

In questo lavoro, che utilizza oggetti trovati, materiale di recupero ed immagini carichi di una storia propria, alla memoria stessa degli oggetti si viene ad aggiungere una memoria collettiva e personale che attiva un processo di stratificazione già iniziato dallo scorrere del tempo.

L'installazione presentata ad Aurea Aura è la ricostruzione di una cappella dedicata a Santa Dimenticata, una figura simbolica alla quale sto dedicando una parte della mia ricerca. Qui la stratificazione di tempo ed immagini e la capacità evocativa che determinati oggetti e simboli hanno sull'osservatore rendono leggibile un nuovo messaggio. Composizione per Santa Dimenticata è la ricostruzione di un luogo della memoria che, attraverso simboli religiosi, oggetti ed immagini comuni, narra una storia laterale che viene sussurrata dalle canzoni d'amore e dalle note musicali, evocata dalle immagini appuntate ai muri scrostati e dal disciogliersi della cera sulla vecchia scala di legno.

Betty Zanelli

Luglio 1995

Nell'installazione Pillow Talk il protagonista è il confessionale, oggetto con una sua identità ben precisa ed una sua funzione specifica all'interno della pratica religiosa. Questa funzione viene tenuta necessariamente presente nel corso del mio intervento.

Il confessionale è certamente un luogo che, nel tempo, si è caricato dei sentimenti, delle paure, delle emozioni e dei dolori più profondi dell'uomo. E' da quest'idea di accumulo e stratificazione di memorie collettive e personali, voci, pensieri e implorazioni comuni a ognuno di noi che nasce il mio lavoro. Ma le suggestioni evocative di questa installazione non provengono soltanto dai cuscini ammassati all'interno del confessionale, bensì dagli oggetti posti negli spazi laterali, note e parole del cuore che narrano dell'amore e del dolore di tutti gli uomini.

Betty Zanelli

Bologna, 23 giugno 1995

Public Domain, Installazione, Galleria Il Graffio

Bologna, 1996

Public Domain (detail)

Installazione

Galleria Il Graffio

Bologna

1996

Arte Fiera Bologna

P.S.122 Gallery New York

1994